Il limite | Anicia

Il limite

Darsi un limite è ciò che distingue la civiltà dalla barbarie.

La nostra civiltà, che forse deve ancora dimostrare di essere tale du­rando nel tempo, perseguendo uno sviluppo illimitato in un am­biente naturale finito, ha superato ogni limite.

L’impegno per la difesa dell’ambiente e dei beni comuni (aria, acqua, salute, biodiversità, paesaggio), di una casa comune per gli umani e per gli altri esseri viventi, ci riguarda tutti. Le generazioni future hanno il diritto di vivere in un mondo ancora degno della vita. Dobbiamo cambiare i paradigmi con cui pensiamo e le abitudi­ni con cui viviamo. Una nuova educazione ecologica, che nutra la nostra biofilia, e una nuova coscienza planetaria, adeguata all’enormi­tà del pericolo, sono priorità ineludibili.

L’autore, pedagogista per formazione e adulto impegnato per voca­zione, esplora diversi aspetti dell’attualità, la politica e la società, la cultura e l’educazione, l’arte e il linguaggio, l’economia e la tec­nologia, nella prospettiva di uno sguardo ambientalista.

Con un ri­fiuto che è il contrario della rinuncia, smaschera i negazionisti in­teressati, piccoli e grandi, critica le visioni sviluppiste che ignora­no i limiti imposti dalla crisi climatica nello scenario pericolosa­mente inedito dell’Antropocene.

Così come esplora i sinonimi del concetto di limite, dalla finitudine alla morte, dalla sconfitta alla tragicità, dall’autolimitazione al confine, dalla sfumatura alla diffe­renza. Alla ricerca di quelli che forse sono i veri sinonimi del con­cetto di limite, ovvero la misura, l’equilibrio, la saggezza, capaci di nutrire davvero la vita e la speranza.